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al testo di Andrea Calcagnile
I seguaci dell’ipocrisia sacra
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Vivono i loro giorni seguendo una legge, non sono diversi da noi, qualcuno li protegge, soprattutto quando colmano le loro tasche anche nei giorni pieni di false burrasche. Si travestono, per loro ogni giorno è carnevale e la recitazione diviene sempre più abituale, non tutti appartengono al genere umano buono, i mass media parlano del loro frastuono, di quello che producono in maniera silenziosa, quando seducono la donna con una rosa. Con eloquenti parole conquistano la gente, questa ci casca, non perché sia indulgente, ma perché vuol morire lietamente e in modo che abbia forte la mente. C'è chi li disprezza e chi li venera e c'è chi prega nella notte nera. Gesù Cristo è lassù, non accoglierà i bugiardi, accoglierà i veri buoni, scruterà i loro sguardi, accarezzerà i loro visi e i loro sorrisi, in eterno loro abiteranno nei suoi paradisi.
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Franca Colozzo
- 06/05/2018 13:01:00
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Nel ritmo e nel sentimento che anima questa poesia ritrovo limmagine dellattuale società, piena di tabù e di convenzioni sociali. Leloquenza facile di taluni è esca mortale per altri. Purtroppo non credo che il giudizio eterno ci salvi da questo tarlo del male terreno. Lo spero, ma ne dubito. Forse ci attacchiamo a questa speranza per non essere travolti dallo tsunami umano. Buona domenica
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Ivan Pozzoni
- 05/05/2018 16:38:00
[ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]
Bella! :-)
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